Grazie a Matia Mazzucco: è lui la storia del Basket Pieve ’94 !
Il destino sembra davvero accanirsi con Matia Mazzucco, 34enne playmaker di Pieve di Soligo, che dopo essere ripartito lo scorso anno dall’operazione al crociato, giusto nell’ultima partita di questa intensa stagione sportiva di Serie C Silver (giovedì 1° giugno a Ponte di Piave), ha riportato una brutta contusione all’arcata superiore dei denti, per la quale sono ancora in corso gli accertamenti ortodontici del caso. Probabile un altro lungo periodo di stop ed, almeno per il 2023/2024, un temporaneo ritiro dal parquet.
A lui gli auguri di pronta guarigione (soluzione) di questo inconsueto infortunio, con l’auspicio di incrociarlo nuovamente in palestra appena possibile: vedremo se ancora come giocatore o in altra veste. In ogni caso, oggi un semplice “grazie” per tutto quello che ha fatto per il Basket Pieve ’94 appare “stonato” e sicuramente “riduttivo”, perché se esiste un giocatore che può affermare di essere la “storia” del Basket Pieve ’94, questo è sicuramente Matia Mazzucco.
Era appena stato fondato il Basket Pieve ’94 che l’istruttrice di Minibasket, Lucilla Rosolen (altra “istituzione” della nostra Società, insieme al compianto ex presidente Giuliano Grassi), chiuse un occhio per permettere a questo piccolino che scattava come una molla da un canestro all’altro, bruciando compagni ed avversari, di allenarsi con i bambini più grandi. Da metà anni Novanta in poi, Matia ha vestito la maglia di tutte le nostre rappresentative, sino ad entrare stabilmente nelle mondo delle minors nel 2007, esordendo in Promozione con coach Paolo Boscarato.
Da allora in poi, Matia non si è mai fermato, vestendo per 12 campionati la casacca del Basket Pieve ’94. E, dopo una parentesi triennale (con promozione in D) al Priula Basket ’88, ha giocato per 10 stagioni consecutive a Pieve di Soligo, accompagnandoci per mano dalla Promozione alla Serie D e poi ancora dalla Serie D alla Serie C Unica, spesso come capitano.
Per tutto questo, anche a nome dei suoi allenatori e compagni di viaggio, un ringraziamento pubblico è il minimo che possiamo fare … GRAZIE Matia !