“A Pieve per investire sui giovani”. Davide Brecciaroli e il suo secondo anno biancoblù
Intervista esclusiva. C’è un solo vero obiettivo per i ragazzi di coach Brecciaroli: capire se sono squadra. “Le partite e le difficoltà ce lo diranno”
Grandi amici ed ex compagni di squadra. A Pieve di Soligo Davide Brecciaroli è riuscito a ritrovare Carlo Corradini, per preparare una stagione di C Silver che tra un mesetto circa decolla. Ma non solo: la passione del ciclismo, la nazionale di Meo Sacchetti e la realtà pievigina che gli piace molto. Due parole con Davide Brecciaroli, il tecnico della GD Dorigo.
(foto: Davide Brecciaroli, il quarto da sinistra, assieme a Marco Zanesco, Brian Carpi, Lino Frattin e Massimo Casagrande)
Davide, come va con il ciclismo?
Mi piace tanto guardarlo, ma non ho più il tempo per dedicarmi.
Avrai sicuramente visto l’oro olimpico nell’inseguimento a squadre.
Certamente! Spendo meno tempo davanti alla tv per seguire questo sport rispetto a prima e difficilmente guardo gare del genere, ma nel contesto delle Olimpiadi è stato qualcosa di meraviglioso. Ma anche il tiro a segno è bello in una rassegna come questa.
E la Nazionale di Meo Sacchetti?
Beh, abbiamo dimostrato che nel grande momento di difficolta che sembrava esserci con le nazionali, ci siamo ritrovati. Nessuno si aspettava che potessimo eliminare la Serbia, invece l’abbiamo fatto con un basket di qualità. Abbiamo giocato con gente che era stata scartata in Italia, dimostrando che giovani come Fontecchio (Simone, ex giocatore di Alba Berlino, da luglio a Saski Baskonia, ndr), Pajola (Alessandro, playmaker campione d’Italia con la Virtus Bologna, ndr) o Tonut (Stefano, guarda della Reyer Venezia, ndr) sono dei giocatori di livello. Alla fine, Fontecchio è stato mandato via da Milano e Polonara (Achille, gioca a Istanbul con i colori del Fenerbahçe, ndr) è dovuto andare all’estero per fare l’Eurolega. In più, tutti hanno dimostrato di avere grande voglia ed è stato esaltante. Con un pizzico di fortuna in più, ed esperienza, saremo andati ancora avanti. Mancavano i centimetri, ma non abbiamo sfigurato con nessuno.
(foto: la Nazionale Italiana di Pallacanestro a Belgrado, dopo aver battuto la Serbia nella finale del Preolimpico; Sky Sport)
Una domanda che ormai è stata rivolta a tutti i coach: come hai passato il periodo senza basket della scorsa stagione?
Proprio come ha fatto Lino (Frattin, Responsabile del Settore Giovanile BP94, ndr). Diciamo che non si impara mai abbastanza, quindi ho cercato di studiare e aggiornarmi. In rete c’erano un sacco di webinar e materiale da cui poter attingere per mettersi in discussione. Inoltre, ho guardando un sacco di partite, visto che la Serie A e l’Eurolega andavano avanti.
Anche tu, proprio come coach Frattin sei arrivato a Pieve di Soligo da un anno. Che idea ti sei fatto di questo posto?
È una realtà molto sana, con grande voglia di crescere. Se Pieve di Soligo ha preso Lino come Responsabile del Settore Giovanile, vuol dire che ha voglia di investire sui ragazzi. Anche se sono anni difficili per le giovanili – vista la pandemia -. l’idea è quella di formare un buon settore giovanile da qui in avanti. Aggiungiamoci che il palazzetto è bellissimo e si respira buona aria. Di certo si sta bene, ma non abbiamo ancora iniziato a giocare. Vedremo quando si gioca se arriveranno i risultati sia per le giovanili che per la Serie C.
E a proposito della C Silver, come si sono comportati i ragazzi in queste due settimane di allenamenti?
Al momento stiamo facendo quattro allenamenti a settimana, ma i ragazzi hanno grande voglia di allenarsi. Comunque noi a maggio e a giungo siamo andati avanti a lavorare, per non trovarci ad agosto spaesati. Stiamo consolidando i carichi di quei mesi. Ora arriveranno delle amichevoli, si vedranno i problemi, ma vogliamo vedere come siamo in campo. Possiamo anche essere forti sulla carta, ma rimaniamo ancora un gruppo di giocatori. Solo le partite mostreranno le difficoltà e ci potranno dire se siamo squadra o no.
(foto: coach Brecciaroli nell’estate 2020 al Palazzetto di Pieve di Soligo)
Visto che hai tirato fuori l’argomento, ti faccio la domanda scomoda: a cosa può puntare questo team all’interno del prossimo campionato di C Silver?
Non sono uno che si nasconde. Abbiamo un buonissimo gruppo. Quando le altre squadre ci danno per favoriti, può anche starci, ma è anche vero che respingo categoricamente questa cosa perché siamo un gruppo formato da ragazzi storici di Pieve, a cui sono stati inseriti 6/7 giocatori… ma non abbiamo mai fatto una partita assieme, mai disputato un campionato! Onestamente, non sappiamo a cosa andiamo incontro, per cui non si può dire che siamo strafavoriti. Questo lo rifiuto. Diciamo che il nostro obiettivo è quello di vincere più partite, ma dovremo lavorare tanto tra di noi, sia tecnicamente, che dal punto di vista degli inserimenti in spogliatoio. Alle difficoltà dovremo reagire, essere gruppo e squadra. Non c’è mai nulla di facile. Quindi, il vero obiettivo è diventare una squadra. Il roster è competitivo solo se facciamo gruppo. Saranno cose banali, ma è la verità.
Domanda finale dedicata a Carlo Corradini (assistant coach C Silver GD Dorigo, ndr): ce lo racconti?
Io e Carlo ci conosciamo da tantissimi anni, da compagni di squadra abbiamo anche vinto assieme. Però è la prima volta che ci rapportiamo da allenatori, ma non lo considero il mio vice, bensì un capo allenatore. C’è stata questa possibilità di lavorare assieme e Carlo ha subito aderito al progetto. Sono estremamente contento e mi sento più sicuro come persona. Lui conosce bene il basket e abbiamo visioni diverse di questo sport, quindi è un continuo confrontarsi. In più, è proprio un ragazzo speciale per i gruppi. Lui sa come parlare con i ragazzi, si cala nel loro ambiente più di me ed è molto bravo. Sono sicuro che sarebbe pronto ad allenare al posto mio, ha la competenza per farlo e mi fido tantissimo. È un mio grande amico e gli voglio molto bene!
(foto: Davide Brecciaroli e Carlo Corradini tengono il primo allenamento della GD Dorigo 2021/22, lunedì 23 agosto 2021; coach Brecciaroli è a destra, di spalle, con la maglietta bianca, coach Corradini, di tre quarti, a destra con t-shirt blu)
Hai un aneddoto sulla vostra carriera cestistica condivisa?
A San Vito al Tagliamento abbiamo fatto un anno fantastico. Lì ci siamo conosciuti all’interno di un campionato super. Abbiamo perso una sola partita e si era creato un gruppo pazzesco, fatto di amicizia e capacità di divertirsi che ho visto in pochi gruppi. Carlo è stato una scoperta visto che nessuno lo conosceva in provincia di Pordenone. Aveva appena giocato a San Donà.
Davide Brecciaroli, assieme a Carlo Corradini, sono già al lavoro al Palazzetto di Pieve di Soligo per la preparazione al campionato di C Silver della GD Dorigo BP94, che dovrebbe avere come data d’inizio domenica 17 ottobre.
(Intervista raccolta da Luca Verlato © www.basketpieve94.it).