Un ex Benetton e TVB ha scelto Pieve di Soligo: benvenuto Alessandro Vendramin
Intervista Esclusiva. Alessandro Vendramin è biancoblù: una carriera giovanile ad altissimi livelli, con finali scudetto e coach che hanno fatto la storia biancoverde.
Alessandro Vendramin è un prodotto (congiunto) del vivaio della Benetton Treviso, prima, e di Treviso Basket, dopo. Grande esperienza per un classe 2001.
Tra i suoi allenatori ci sono due storici della pallacanestro trevigiana: Marco Mian e Denis Marconato. Ecco la prima intervista al nuovo esterno biancoblù.
Alessandro, ti va di descriverti al pubblico pievigino: che giocatore ti definisci?
I miei due ruoli sono play e guardia, dunque sono un esterno. Non sono molto veloce, prediligo la tecnica. Inoltre, il mio punto di forza è il tiro da fuori. Per via di un’altezza non troppo elevata, ho dovuto adattarmi e sviluppare la conclusione dalla distanza e l’arresto e tiro, che sono le mie giocate preferite.
Una “cantera” tutta nella tua città d’origine (Treviso, ndr) con due dei settori giovanili di primissimo livello in Italia: Benetton e TVB. Come sono andati quegli anni?
In biancoverde (nell’immagine sotto Alessandro Vendramin con la maglia della Benetton, ndr) ho fatto dall’U13 all’U15. Questi tre anni sono stati quelli più d’impatto, perché mi affacciavo alla pallacanestro delle giovanili vere, per cui sono stati un po’ più emozionanti. In più, è stato il periodo in cui ho maggiormente vinto, visto che ho fatto più finali nazionali: una stagione siamo arrivati quarti a Bormio, un altro anno secondi, perdendo la finale scudetto. Con la società di Paolo Vazzoler (presidente di Treviso Basket, ndr), invece, ho fatto l’U16 e l’U18. Lì ho iniziato ad assaporare cosa vuol dire essere nel giro di una società che milita in Serie A e il lavoro era più tattico, più schemi.
Hai avuto dei compagni di squadra che sono riusciti a fare il balzo nella pallacanestro professionistica?
Ho giocato con ragazzi che ora sono in A2, come Alvise Sarto, che ha fatto l’ultima stagione a Treviglio. Ero suo compagno di squadra alla Benetton. Ha un anno in più di me, ma era già fortissimo e impressionante da ragazzino. Poi tanti ora sono in B, come Enrico Vanin (nell’anno 2020/21 a Empoli, ndr), e altri giocano nella massima serie italiana alla Virtus Bologna, Aquila Trento o Reggio Emilia. Questi li incontravo nei raduni della nazionale U14 e U15.
E gli allenatori che ricordi con più piacere?
Voglio citare Marco Mian (attuale head coach della Rucker Sanve in Serie B, ndr). I primi anni di giovanili alla Benetton avevo lui. Poi, un altro allenatore simbolo è – sicuramente – Denis Marconato…
Lui però è arrivato a Istrana, in C Silver.
Esatto! Marconato (nell’immagine sotto con la maglia della Nazionale Italiana, ndr) ha esperienza da vendere, quindi ogni cosa che si faceva era preziosa come l’oro. Pur essendo stato un lungo, aveva le idee chiare anche con gli esterni. Sapeva sempre cosa proporci, cosa farci fare, che gioco sviluppare. Mi ha anche dato molti consigli, sia in campo che fuori. Ad esempio mi ha parlato dell’alimentazione, o di quali esercizi di stretching da fare quando mi ero infortunato.
(foto: Treviso Today)
Che tipo di problema hai avuto?
Nel periodo di Istrana ho subito uno strappo delle fibre muscolari di 1 cm. Sono stato fermo dei mesi, da aprile a giugno, fino a fine stagione.
Sei reduce da un anno a Montebelluna: come è andato?
Sì, ero lì fino a un mese fa. Sono andato con tanto entusiasmo, era la mia prima volta in C Gold, ma non ho avuto la possibilità di esprimermi. Il campionato è stato annullato, abbiamo fatto solo allenamenti e non sono riuscito a giocarmi le mie carte. Mi è spiaciuto non far parte del progetto per l’anno successivo, ma spero di avere occasioni simili a Pieve negli anni a venire.
Conoscevi già il BP94?
Ci avevo giocato contro quando militavo a Istrana. Mi aveva colpito l’atmosfera: è tutto nuovo, tutto così gigante, pensavo di essere in un campus americano. La palestra è enorme, d’impatto la discesa che ti porta all’entrata. Ora ho fatto qualche allenamento e devo dire che tutti mi hanno fatto capire che mi volevano.
Hai già parlato con Davide Brecciaroli (allenatore prima squadra GD Dorigo BP94, ndr)?
Sì, mi ha detto che ha bisogno di un giocatore con le mie caratteristiche. Chiaramente a fine anno lui e lo staff faranno delle valutazioni: spero di non deludere le sue aspettative. Comunque mi aspetto un’annata di rilancio rispetto all’ultima trascorsa.
(Alessandro Vendramin al tiro con la maglia di Istrana)
Anche Alessandro Vendramin, quindi, si troverà con tutti i suoi nuovi compagni di squadra biancoblù lunedì 23 agosto, per il primo raduno BP94 e per iniziare a macinare chilometri in palestra, sotto la supervisione del duo Brecciaroli-Corradini.
(Intervista raccolta da Luca Verlato © basketpieve94.it).